martedì 18 giugno 2013

I 70 ANNI di RAFFAELLA CARRA'


Nessuna festa particolare e nessuna celebrazione, ma un viaggio in Spagna per andare a trovare i bambini da lei adottati a distanza. E' così che la signora della tv, RAFFAELLA CARRA', festeggia oggi i suoi 70 anni. Siamo noi invece a celebrarla a distanza perchè con la sua professionalità e il suo garbo è stata sempre una presenza fissa della nostra vita, quasi una di famiglia, qualsiasi generazione cui apparteniamo. 
Nata a Bologna il 18 giugno 1943, dopo la prima infanzia trascorsa in Romagna a Bellaria Igea Marina, a soli otto anni si trasferisce con la mamma a Roma per studiare all'Accademia di Danza. Debutta l'anno successivo, nel 1952, al cinema nel film "Tormento del passato" con il suo vero nome, Raffaella Pelloni. Prosegue gli studi di danza, cui seguono quelli di canto, ma quello che vuol fare la giovanissima Raffaella è l'attrice. Fa un provino al Centro Sperimentale di Cinematografia e viene ammessa, per diplomarsi nel 1960. Dopo alcune particine, recita in ruoli secondari in diversi successi cinematografici, come "La lunga notte del '43" (1960) di Vancini, "Il peccato degli anni verdi" (1960) di Trieste, "Il terrorista" (1962) di De Bosio, "I compagni" (1963) di Monicelli, alcuni peplum e "La Celestina P.R. (1965) di Lizzani, acquisendo anche il nome d'arte Carrà consigliatole dal regista Dante Guardamagna. Contemporaneamente è  in teatro (recitando con Giulio Bosetti, con Gino Cervi, nella compagnia Carli-Pilotto e accanto a Mastroianni nel musical "Ciao Rudy" di Garinei-Giovannini)) e in televisione, dove debutta nel 1962 come valletta di Lelio Luttazzi in "Il paroliere questo sconosciuto" e si afferma come attrice in alcune prose e sceneggiati televisivi. Arriva nel 1965 il successo internazionale al cinema con il film "Il colonnello Von Ryan", accanto a Frank Sinatra. Prosegue con alcune commedie italiane e diretta da importanti registi come Steno, fino ad arrivare nel 1970 ad un altro successo internazionale, "Il caso Venere privata". Ma la sua attività cinematografica subisce un arresto, nonostante la bravura e la predisposizione a generi più diversi. Infatti vene scelta nel 1969 per affiancare Nino Taranto e Nino Ferrer nel varietà televisivo "Io, Agata e tu". Un successo. Quel nuovo tipo di soubrette piaceva agli italiani e nel 1970 viene chiamata ad affiancare Corrado in "Canzonissima". L'ombelico, le sue canzoni, la sua bellezza, il sapersi muovere in palcoscenico, l'essere un'artista a tutto tondo, il suo modo di porsi la portano ad abbandonare il cinema e dedicarsi esclusivamente alla tv. Nasce la leggenda. Il resto lo conosciamo: ancora "Canzonissima", la serie francese "Arsenio Lupin", "I spy" in America con Bill Crosby, "Milleluci", "Ma che sera", i "Fantastico", "Millemilioni", il film "Barbara", "Pronto Raffaella", "Domenica In", la svolta a Mediaset, il ritorno in Rai nel "Weekend con Raffaella", la Spagna, successi sempre accompagnati da grandi hit in tutto il mondo. E poi il gradito ritorno nel 1995 con "Carràmba che sorpresa", seguito dalla Lotteria Italia, dalla fiction "Mamma per caso" (1997), e ancora  il Festival di Sanremo del 2001, le adozioni a distanza in "Amore", l'Eurovision Song, la collaborazione con Bob Sinclair e il recente ruolo di coach nel talent show "The Voice of Italy". E per nostra fortuna ha ancora tantissimi progetti. Si parla di un nuovo disco in collaborazione con Bob Sinclair e un possibile ritorno con uno show tutto suo (forse un nuovo "Milleluci" in cui si "sfida" con le artiste di oggi e il progetto più volte rinviato "Audititorium" con i "suoi" Boncompagni e Japino). E noi continuiamo ad aspettarla ancora a braccia aperte.
Auguri di cuore Raffa!

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